giovedì 23 ottobre 2008

Documento dell'assemblea studentesca

All’Assemblea d’Ateneo, al Rettore, al Senato Accademico ed al CdA dell'Universita' degli studi di Urbino “Carlo Bo”

Gli studenti dell’Università degli studi di Urbino “Carlo Bo” riuniti in assemblea il giorno 21 ottobre 2008 prendono parte alla protesta della comunità universitaria nazionale contro la legge 133/2008, che trova crescente rispondenza nelle iniziative in atto in altri Atenei. Gli studenti esprimono una netta opposizione nei confronti di una politica mirata alla sistematica destrutturazione dell’Università pubblica mediante iniziative legislative disorganiche basate su tagli finanziari, vincoli al turnover e la possibilità di conversione delle Università pubbliche in fondazioni private. Gli studenti non ritengono momentaneamente, nonostante la gravità della situazione, di mettere in atto forme di protesta che prevedano l’interruzione della didattica. La lotta che essi portano avanti è infatti a favore del diritto all’istruzione ed è questo che la mobilitazione vuole salvaguardare. La mobilitazione non intende tuttavia limitarsi ad una mera difesa dell’esistente sistema Universitario, il quale necessità di un accurato vaglio critico e di una profonda ristrutturazione. Gli studenti esprimono inoltre la loro solidarietà alle altre componenti dell’Università e si dispongono a confrontarsi con esse per allargare una mobilitazione oggi quanto mai necessaria. A questo scopo auspicano che anche nel nostro ateneo l’iniziativa delle “lezioni in piazza” permetta al corpo universitario di ritrovarsi e di avvicinarsi alla cittadinanza.

Al fine di perseguire un’azione efficace gli studenti chiedono:

1) che il Rettore si faccia portavoce presso la CRUI e il Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca della richiesta di pervenire a sostanziali ed immediate modifiche legislative che escludano il sistema dell’università e della ricerca dall’ambito di applicazione della legge 133/2008, e della improcrastinabile necessità di apertura di un serio tavolo di trattativa istituzionale per la definizione di una riforma organica e condivisa dell’Università;

2) che, come segno visibile della posizione dell’Ateneo urbinate, il Rettore assuma immediatamente la decisione di non procedere all’inaugurazione dell’Anno Accademico 2008/2009 e che nella data originariamente prevista per tale evento tutte le attività dell’Ateneo vengano sospese in segno di protesta, dando il massimo rilievo sui mezzi di informazione a tali iniziative;

3) che, ai fini di portare avanti un percorso d’informazione, analisi e riflessione sui temi della formazione universitaria venga loro concessa l’aula c1 del Nuovo Magistero come spazio studentesco autogestito.

Urbino lì 21/10/2008

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