venerdì 19 dicembre 2008

SEGNALAZIONI - L’Associazione Culturale PantaRei Urbino denuncia i disservizi legati al trasporto degli studenti e delle studentesse con disabilità

Il diritto a circolare liberamente sul territorio nazionale è sancito dall’art.16 della nostra Costituzione. A questo articolo si aggiunge l’art.26 della legge 104/92 la quale stabilisce che “le regioni disciplinano le modalità con le quali i comuni dispongono gli interventi per consentire alle persone disabili la possibilità di muoversi liberamente sul territorio, usufruendo, alle stesse condizioni degli altri cittadini, dei servizi di trasporto collettivo appositamente adattati o di servizi alternativi.” All’interno di questo quadro normativo si dovrebbero muovere le istituzioni, garantendo quindi il diritto alla mobilità per tutti/e. 
Purtroppo dobbiamo ancor oggi denunciare come questo diritto, tanto elementare quanto fondamentale, non sia nella pratica rispettato. Per gli studenti e le studentesse con disabilità motorie ogni spostamento è fonte di preoccupazione, giustificata dalle continue inefficienze del servizio loro fornito. Sono decine gli episodi, l’ultimo dei quali risale a pochi giorni fa, nei quali il trattamento riservato dall’azienda dei trasporti locale alla persone con disabilità è discriminatorio e, oltre a violare le leggi già richiamate, manca del rispetto e della sensibilità minima verso questi studenti e queste studentesse. Pedane che non funzionano, autisti che non si fermano ed una gestione generale del servizio che non possiamo ritenere accettabile è quanto riscontriamo quotidianamente.
Questa situazione si inserisce all’interno di un quadro già discriminante. La “Convenzione per il servizio di trasporto agevolato ad uso degli studenti dell’ateneo di Urbino e degli altri aventi titolo” (sottoscritta da Adriabus, ERSU, Università e comuni di Urbino e Fermignano) all’art.1 punto C prevede infatti “un servizio a chiamata per gli studenti disabili in carrozzella, da effettuarsi per consentire lo spostamento dal loro domicilio al luogo di studi e comunque solo dalle ore 7,30 alle 19,30 e con almeno un giorno di preavviso”. Non serve essere dei giuristi esperti per rendersi conto delle limitazioni che gli studenti e le studentesse con disabilità subiscono. A loro sono permessi spostamenti solo per ragioni di studio. L’orario è limitato alle ore diurne. E’ necessaria una programmazione degli spostamenti. Tutto questo è stato denunciato in diverse occasioni dalla nostra associazione e dal Consiglio degli Studenti. 
In questi giorni è in discussione la convenzione sui trasporti per l’anno 2009. Ci aspettiamo, a fronte delle nostre richieste, che si protraggono già da diversi anni, un deciso cambio di rotta da parte delle istituzioni competenti.
Non chiediamo privilegi, ma il semplice rispetto del diritto alla mobilità per tutti/e!
Associazione Culturale PantaRei Urbino

COME SI PUò DIMENTICARE?




Venerdi 12\12 l'assemblea generale della scuola del Politecnico di Atene occuppata, ha deciso di lanciare un appello per realizzare una giornata di manifestazioni in tutta l' Europa e il mondo, il giorno Sabato 20-12-2008:
una giornata internazionale in memoria di tutti i giovani e gli emigrati assassinati e in memoria di tutti coloro che lottano contro i lacchè dello stato, Carlo Giuliani, e i giovani dei sobborghi in Francia, Alexandros Grigoropoulos e numerosi altri in ogni angolo della terra.

Le nostre vite non appartengono agli stati ne ai loro assassini! La memoria delle nostre sorelle e fratelli, amici e compagni vive nelle nostre lotte.
Per favore traducete e diffondete questo messaggio il più velocemente possibile per il coordinamento di una comune giornata di azioni di resistenza in più parti del mondo.


Al sito SenzaSoste.it sono raccolti tutti i caduti uccisi dallo stato, morti mai riconosciuti come vittime ma, al massimo come errori.

A questa lista parziale possiamo aggiungere anche Marcello Lonzi, Maurizio Tortorici, Federico Aldrovandi, Aldo Bianzino. Basta un qualsiasi motore di ricerca per trovare documenti e informazione su questi recenti morti per mano dello Stato.