giovedì 29 gennaio 2009

Dobbiamo riappropriarci del nostro Paese, questo Paese è nostro...

Pubblichiamo una parte del discorso di Salvatore Borsellino pronunciato alla manifestazione del 28/1/09 organizzata dall'Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia:

Eroi in fila per andare a morire

Gli eroi sono questi ragazzi che il giorno dopo la morte di Falcone, ce n'erano cento tra poliziotti e Carabinieri, si misero in fila dietro la porta di Paolo per chiedergli di far parte della sua scorta.
Se erano messi in fila per andare a morire, perché Paolo sapeva che sarebbe morto. Quei ragazzi, mettendosi in fila dietro la porta di Paolo, sapevano che sarebbero morti anche loro.
Gioacchino Genchi mi raccontò che due ore dopo la strage, arrivando in via D'Amelio vide i pezzi di Emanuela Loi che ancora si staccavano dall'intonaco del numero 19 di via D'Amelio. La riconobbe perché c'erano dei capelli biondi insieme a quei pezzi.
I pezzi di quella ragazza vennero messi in una bara, vennero riconosciuti perché era l'unica donna che faceva parte della scorta, vennero mandati a Cagliari.Sapete cosa venne fatto? Quello che chiamiamo Stato ha mandato ai genitori di Emanuela Loi la fattura del trasporto di una bara quasi vuota da Palermo a Cagliari. Questo è il nostro Stato. Questo è lo Stato che ha contribuito ad ammazzare Paolo Borsellino e io vi racconto queste cose non per farvi commuovere, non per farvi piangere. Non è il tempo di piangere.
E' il tempo di reagire, di lottare, è il tempo di resistenza! Il tempo di opporsi a questo governo che sta togliendo il futuro ai nostri ragazzi, che ci sta consegnando un Paese senza futuro. E la colpa è nostra che abbiamo permesso che tutto questo succedesse.
Quando Cossiga dice - dopo la manifestazione degli universitari che hanno capito che in Italia si sta cercando di distruggere l'istruzione perché l'istruzione può portare alla resistenza, anche durante il fascismo le scuole erano centri di resistenza e i ragazzi l'hanno capito - e Cossiga cosa ha detto? Ha detto che bisogna mettere infiltrati in mezzo a quei ragazzi perché rompano vetrine, perché vengano distrutte macchine perché le ambulanze sovrastino le altre sirene. Si augura addirittura che venga uccisa qualche donna, qualche bambino perché si possano manganellare quei ragazzi.
Dobbiamo essere noi a metterci davanti a loro, siamo noi che ci meritiamo quelle manganellate per avere permesso che il nostro Paese diventasse quello che è diventato. Un Paese che non è degno di stare nel mondo civile, siamo peggio della Colombia.
Genchi è arrivato in via D'Amelio due ore dopo la strage, ripeto, si è guardato intorno e ha visto un castello. Ha capito che non poteva essere che da quel posto fu azionato il telecomando che ha provocato la strage.
Genchi allora è andato in quel castello, ha cercato di identificare le persone che c'erano dentro, mediante le sue tecniche. Ha capito che da quel castello partirono delle telefonate che raggiungevano cellulari di mafiosi. Perché Genchi ha quelle capacità, le sue conoscenze tecniche sono enormi, egli è in grado, dagli incroci dei tabulati telefonici e non dalle intercettazioni, di riuscire a inchiodare i responsabili di quella strage.
Ecco perché si sta cercando di uccidere Genchi, ecco perché così come hanno ucciso i magistrati si cerca di uccidere anche Genchi. Questo è il vero motivo: per togliere un'altra arma a quello che è la parte sana di Stato che è rimasta.
Cercano di uccidere Genchi, hanno ucciso dei magistrati. Io ieri ho sentito un magistrato – uno di questi uccisi senza bisogno di tritolo – che mi ha detto: “avrei preferito essere ucciso col tritolo piuttosto che così, giorno per giorno, come stanno facendo”. I magistrati oggi, chi ancora cerca di combattere la criminalità organizzata, non viene più ucciso con il tritolo, viene ucciso in maniera tale che la gente non se ne accorga neanche, non reagisca.

martedì 27 gennaio 2009

SUMMARY OF THE INTERNATIONAL CHAT-CONFERENCE (Jan. 25th)

The chat was attended by 9 or 10 people from the Netherlands, Germany, Italy, France, Spain, Bulgaria and the U.S. of A. I hope there will be more people involved in the next one.

"Contact people" for various languages and translations

  • During the chat activists in Spain (marpecia@gmail.com) and Italy (cacciatoregracco@live.it) agreed to be listed as a "contact person" below the call of "their" language on the website.

  • Is anybody who knows French or Polish willing to be listed as a "contact person" as well?

  • Anybody willing and able to contribute a translation of the "Call"? So far it is available in English, French, German, Spanish, Italian and Polish.


Deciding for a day during the "Global Week of Action" for united actions and what kind of actions!

  • Groups in Spain, Italy and the U.S. of A. support the suggestion to have the "day for united actions" on Wednesday (April 22nd). Any other suggestions?

  • We agreed that a "global flashmob" might be a good idea. Groups around the world could mobilize for a flashmob as part of the "Global Week of Action" at some prominant place (on April 22nd) in their region.
    Each flashmob could be then filmed and we then put a video together with all the flashmobs showing similar scenes around the world. 
    The flashmob could involve a book for which we can design a cover. That cover symbolizes free and emancipating education... so it contains for example a picuture designed by Andrea (http://uniurbinlotta.blogspot.com) plus some words like: "Free Education Empowers! - Globally united against the Commercialisation of Education!"
    That cover can be printed out by all groups and posted onto a book.
    That book will then symbolize the "good education system" and the global movement struggling for such a system! At the city which will be seen in the first scene of the video a person holds the book cover closely into the camera, then s/he turns around and and is being faced by a crowd of people holding placards and banners showing a barcode incl. the word "education", slogans such as "Education for profit!" or "Education for the labour market!" or anything like that. The person with the book then runs through the crowd holding the signs pushing them aside! When the person with the book reaches the end of the crowd and tries to run away, s/he is being followed by the crowd again and chased.
    Just before the crowd catches the one holding the book s/he reaches out, just as if the person wants to pass the book to someone else!
    Then in the next scene the viewer sees a flashmob at the next city which begins with a person holding his/her arm outside of the screen and then showing that s/he is holding the book (with the same cover!). In the background a crowd with people holding banners and placards similar to the ones in the previous city can be seen. Now the person holding the book is being chased by the crowd as well and runs away. And just before s/he is caught the person also reaches out the book, just as if s/he tries to give it to someone else.
    This will then happen at every city or country where groups want to participate. It would just have to be filmed and then we put together a video with all the scenes showing a person holding the book being chased by "commercialisation-monsters" :op
    That was just an idea. It is open for discussion, just like the particular day we choose as the "day of united action". Please join the discussion here: 
    http://www.emancipating-education-for-all.org/content/day-united-action-during-global-week-action-09

  • Each group can decide autonomously how they want to express their protest as part of the Global Week of Action. But we are gathering suggestions. A summary with all the basic info on the week of action can be accessed here: http://www.emancipating-education-for-all.org/content/global-week-action-2009

Solidarity&Peace
Mo (international.students.movement@googlemail.com )

lunedì 26 gennaio 2009

2° fase della privatizzazione...

Pensavamo che il peggio fosse già passato? ... e invece no ...

Altro che grembiulini, maestri unici e voti in condotta, annuncia il supplemento del Corriere della Sera del sabato "Io donna" introducendo un'ampia intervista alla presidente della commissione Cultura della Camera, Valentina Aprea.

Quelli, tutto sommato, sono piccoli aggiustamenti, nota il periodico, perché la "rivoluzione copernicana" per la scuola arriverà quando (e se, andrebbe aggiunto) sarà approvata la proposta di legge presentata all'inizio della legislatura dalla parlamentare di Forza Italia, già sottosegretario con il ministro Moratti. La proposta, sulla quale si è già esaurita la discussione generale in commissione, sarà oggetto da martedì 27 gennaio di una serie di audizioni, che cominceranno con i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. L'obiettivo è di arrivare in aula entro febbraio.

Tre sono i punti principali affrontati dalla proposta. I primi due riguardano gli organi di governo, la governance, come ora si usa dire, delle scuole: la sostituzione dei Consigli di istituto con Consigli di amministrazione, e la trasformazione delle scuole in Fondazioni (un'idea ventilata, fa notare l'Aprea, anche dall'ex ministro Fioroni). Ma la stessa Aprea ammette che questo secondo punto, che dovrebbe portare alla parità anche economica tra scuole statali e non statali accreditate, costituisce un "obiettivo a lungo termine".

Invece il primo (la riforma degli organi collegiali) e soprattutto il terzo punto della proposta di legge, che riguarda la formazione iniziale, lo stato giuridico e la carriera degli insegnanti, "possono partire subito". La Aprea, che come presidente della Commissione si è resa protagonista di varie iniziative volte a creare un clima bipartisan, questa volta sa che incontrerà forti ostacoli, ma non rinuncia a perseguire il suo disegno "rivoluzionario" di una vera autonomia delle scuole, che si fonda anche sulla possibilità per queste ultime di scegliere gli insegnanti, e per gli insegnanti di avere uno sviluppo di carriera passando dal livello iniziale a quello ordinario a quello di esperto.

Da retedocentiprecarimarche@googlegroups.com  

domenica 25 gennaio 2009

proposals grafic Global Week Action

logos


flayers




posters


venerdì 23 gennaio 2009

2° Assemblea organizzativa GLOBAL WEEK OF ACTION 2009 - 25/1/09 h. 15:00

PLEASE HELP TO REACH GROUPS IN OTHER COUNTRIES AND ON DIFFERENT CONTINENTS AND LET THEM KNOW ABOUT THE GLOBAL WEEK OF ACTION!!!

Now, here is the Agenda proposal for the next chat coming sunday ;)

  • TOP1: Short round of Introduction (if deemed necessary)

  • TOP2: Announcements (open space for anybody who wants to make an announcement [e.g. call for Solidarity and Support, introducing local situation or planned future protests to others,...])

  • TOP3: Appoint "contact person" for each language (especially Spanish, Italian and French)
     + others who might want their contact details to be published on the website!

  • TOP4: Decide for a day during the "Global Week of Action" for united actions and discuss what kind of actions would be suitable for that day! [~40mins]

  • TOP5: Division of work! (e.g. flyers, posters, mobilisation video, logo, banner for homepage,...) [~20mins]

  • TOP6: Open Space

If anybody wants to propose to add something else to the agenda or wants to see it edited in any way, just let me know.

Here are the details for the next chat-conference once again:

Jan.25th (Sunday) ---- 3pm GMT ---- click on this link to get to the chatroom:

https://chat.indymedia.org/cgiirc/irc.cgi?Nickname=guest-de&Channel=%23education&interface=mozilla&Realname=Anonymous 

To give yourself a nick just enter "/nick YOURNICK".
Or go here: https://chat.indymedia.org and enter your nick and the Channel (#education) inside the mask.

If you have any problems with the chatroom, just drop me a line and we'll try to fix it.

lunedì 19 gennaio 2009

La sostenibile leggerezza del transitare...


Mercoledì 21 Gennaio alle ore 16.30
aula autogestita c1 - Nuovo Magistero

"LA SOSTENIBILE LEGGEREZZA DEL TRANSITARE"

Movimenti giovanili e mancata istituzionalizzazione

incontro con Gianfranco Pasquino
professore di Scienza Politica all'Università di Bologna


...passa parola...diffondi l'iniziativa...

sabato 17 gennaio 2009

NO alla regionalizzazione dell'istruzione!

Dopo il Mostro unico, i tagli assassini all'Università pubblica arriva la regionalizzazione dell'istruzione. La domanda sorge spontanea: i nostri rappresentanti perseguono la linea politica del “chi la spara più grossa”? Onorevoli e ministri ce la cantano e se la ridono come in una gara dove è difficile stilare una graduatoria. Sarebbero troppi i primi posti. 

La realtà è un'altra. Alla deleteria destrutturazione del sapere pubblico e alla sfrenata privatizzazione dello stato si aggiungono anche le inconsistenti argomentazioni leghiste.

Dal giornale dei celoduristi La Padania “Il senatore Mario Pittoni, capogruppo della Lega Nord in commissione Pubblica istruzione, si prepara alla battaglia per la regionalizzazione dell'assunzione degli insegnanti. Il suo disegno di legge che prevede «nuove norme per il reclutamento regionale del personale docente» è già depositato al Senato e alla Camera. «Ora - anticipa il senatore Pittoni - si tratta di individuare il percorso più agevole. L'idea è di inserire il reclutamento regionale nel prossimo disegno di legge di riforma della scuola, che dovrebbe occuparsi anche della carriera degli insegnanti. Naturalmente il tutto in accordo con il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini. Per recuperare competitività in Europa - ribadisce il parlamentare - dobbiamo poter contare su insegnanti con conoscenze specifiche di storia, cultura, valori ed economia del territorio, adeguatamente selezionati in base alle effettive capacità e preparazione. Questo è anche il modo corretto di affrontare l'annosa questione delle decine di migliaia di docenti che cambiano sede ogni anno, lasciando spesso sguarniti gli istituti del Settentrione. Creeremo albi regionali per gli insegnanti, ai quali si potrà accedere solo con il requisito della residenza nella stessa regione, indicando il possesso dei titoli ai fini del curriculum professionale, ma iscrivendo i docenti in ordine progressivo in base al miglior punteggio ottenuto al previsto test d'ingresso all'Albo, prescindendo dal voto ottenuto al titolo. Questo anticipa fra l'altro l'abolizione del valore legale del titolo di studio, battaglia che ha fatto un passo avanti proprio in occasione dell'approvazione del decreto per l'Università, con l'ok a un ordine del giorno di cui è primo firmatario il deputato leghista Paolo Grimoldi, coordinatore federale del Movimento Giovani Padani. Il test d'ingresso è reso necessario dalle differenze nella valutazione del grado di preparazione degli studenti nelle diverse aree del Paese. Differenze certificate dall'Ocse e da almeno altre sei ricerche sull'argomento, secondo cui una media dell'8 conquistata in una scuola del Sud Italia equivale a una media del 5 nella stessa scuola del Nord. Palese discriminazione - conclude Pittoni - a danno dei ragazzi settentrionali».

Queste non sono soltanto delle simpatiche farneticazioni medievali ma un Disegno di Legge, già pronto e trasmesso per la discussione in commissione. Saranno istituiti albi regionali nei quali il punteggio in graduatoria non conterà più nulla. Tutti i precari dovranno rifare un esame di ammissione all'albo regionale per essere inseriti in una nuova graduatoria regionale. 

La scabrosa idea di territorializzare l'istruzione passerà tramite la selezione dei docenti adatti a tale sinistro scopo. Il test d’ingresso all’albo, infatti, prevede <<(..) il rispetto delle proprie radici culturali>> valutate da un Comitato regionale. Ovviamente chi supererà la prova, per il normale ragionamento leghista, non potrà esercitare la professione al fuori della regione dove è iscritto all'albo.

Alle sfide della globalizzazione, alla ricchezza delle tradizioni italiane e alla libera circolazione del sapere la Lega Nord risponde con una sterile e paralizzante chiusura culturale.

mercoledì 14 gennaio 2009

UN MERCOLEDI' DA PRECARIO ore 21:00



A partire dal 7 gennaio 2009, tutti i mercoledì alle ore 21:00 verrà trasmesso all'indirizzo www.mogulus.com/precariscuola il programma "UN MERCOLEDI' DA PRECARIO":
si collegheranno da tutta Italia i precari della scuola che esporranno la propria storia, i dubbi, le speranze e le proposte di lotta contro i provvedimenti decisi dal governo Berlusconi che segneranno la completa distruzione della scuola pubblica e la definitiva condanna di molti precari alla disoccupazione ed alla povertà. L'iniziativa ha anche come scopo di coordinare le diverse realtà locali.

L'informazione è una delle chiavi di svolta dell'Onda degli studenti-precari. Il deviato sistema mediatico italiano, dopo una breve ciclo di discutibili servizi, sta trascurando, salvo sporadici casi, la critica situazione del mondo dell'istruzione.

Stiamo facendo senza di loro. Una ricca rete di protesta si è venuta a creare. Siti, blog, chat room, gruppi internet non stanno soltanto ripetendo acriticamente notizie provenienti dall'esterno, ma producono informazione in un paese che è al 44° posto nella graduatoria della libertà di stampa.


La seconda puntata va in onda mercoledì 14 gennaio alle ore 21:00.

Colleghiamoci!

lunedì 12 gennaio 2009

SUMMARY OF THE LAST INTERNATIONAL CHAT-CONFERENCE (Jan.11th)

The chat was attended by about 25 people from the Netherlands, the Philippines, Germany, Italy, France, the U.K., Catalonia/Spain, Croatia, Australia and the U.S. of A.

Ideas for the Global Week of Action 2009
- Everybody needs to help and spread the word about the Week of Action locally and globally!!
- The following is one proposal on how the "Global Week of Action" could be organized: 
1st day: events and lessons on the squares of various cities
2nd and 3rd day: free laboratories on "public education guaranteed". (I am not sure what is meant by that.)
4th day: events inside coutries capital
5-7th day: sit-in and sleep-in in front of each parliament!
(I hope that the person who suggested this will still post it inside one of the forums, so that we can collect different suggestions and discuss this one!)
- Having video- and/or tele-conferences during the week. Details still need to be discussed. (Jomar made a suggestion on how such a conference could be structured, please post details inside the forum.)
- Getting groups of workers and teachers involved in the week of action! Each one must make use of his/her contacts to such groups.
- Each group can decide autonomously how they want to express their protest as part of the Global Week of Action. But we are gathering suggestions. A summary with all the basic info on the week of action can be accessed here: http://www.emancipating-education-for-all.org/content/global-week-action-2009
- Everybody agreed that we should choose a day during the week of action, where groups in various countries stage prominent protests at the same time! Protests on that particular day should be co-ordinated together!
- Anybody please post an entry for this inside this forum, where we can discuss which day we should pick:http://www.emancipating-education-for-all.org/forum/17
- Suggestion: Similar flash-mob by groups around the world, recorded on a video. And all the clips could then be put together into one video, which shows the global perspective of the struggle! This could also be done as part of the "united day of action" (Sounds like a great idea and should also be discussed in the forum!)
- We need different "contact people" for each language. So that people visiting the Call in "their" language can also contact a person in "their" language for enquiries. Anybody willing to be listed below the Call in Spanish, Italian or Polish?

What needs to be done:
- Extend the network and get in touch with more groups and movements locally and globally for the "Global Week of Action 2009"! http://emancipating-education-for-all.org will be used as the "official" platform to co-ordinate things and as a source of information for the week of action. Activists will link to the homepage on as many homepages as possible. Spread the Call, which is currently available in English, German, Spanish, Italian and Polish, and publish it on Indymedias and other platforms. The links to the call in various languages can be accessed here: http://www.emancipating-education-for-all.org/content/global-week-action-2009 
- More tanslations will follow soon. Activists confirmed that they will translate it into Croatian and French. Anybody else willing to do a translation?
- Activists are asked to make designs for posters (two-coloured and containing the word "Reclaim your Education - Global Week of Action 2009 in various languages; the poster used for the international day of action:http://www.geocities.com/maulets/international_II.pdf) and flyers. Please publish suggestions inside the forums. Two activists already volunteered to attempt making a poster design. To the designers: please leave some space on flyers or posters, so that each group can fill in their own e-mail address.
- A banner for homepages would be great as well. Anybody?
- Suggestion: create a channel on youtube, so that we can all share videos with each other and get more exposure. Anybody wants to do that?
- Suggestion: movements involved in the week of action create a video in which they present their theoretical position and means of action each. These could then be uploaded onto the youtube channel and others could comment and react with other video messages to it.
- We agreed that we should have a "one time" logo and slogan especially for the "Global Week of Action". Any suggestions are welcome. And it might be a good idea to then also post them inside the forum. A logo could contain the words "Global Week of Action 2009", a worldmap and a person throwing a book or holding a pen in a fist.
- Suggestion: A website, especially for the "Global Week of Action 2009". For example just displaying an interactive worldmap, which links and provides contacts to all the groups and movements around the world involved (of course only those that are willing to be included). Anybody willing and able to do something like that?

In the meantime, make use of the forum!!

I am always open for questions and suggestions.


It was inspiring to chat with you all.
Now is really the time to unite globally for free and emancipating public education!!
And we can kick this off!

Peace&Solidarity,
Mo.
(international.students.movement@gmail.com)

sabato 10 gennaio 2009

Assemblea Internazionale 11 Gennaio 2009 16:00


UNIURBinLOTTA non perteciperà all'Assemblea Internazionale con un'unica voce. Parteciperanno, singolarmente, coloro che fanno parte del movimento studentesco.

Info per la chat

Appuntamento per le 16.00, ora italiana, l'11 Gennaio 2009 sui server irc di indymedia.org

porta: 6667 (6697 per collegamento in SSL)
canale: #education

Per chi vuole è attiva anche una chat su internet in java:

Oppure andate qui: https://chat.indymedia.org ed inserite il vostro nick e il canale (#education) nel form.

mercoledì 7 gennaio 2009

Assemblea Internazionale - 11 Gennaio 2009

Pubblichiamo l'e-mail inviata da europeananomalouswawe@inventati.org:

In questi giorni, sul forum dell'european anomalous wave, (www.europeananomalouswave.tk) abbiamo ricevuto due comunicati da parte di due realtà, una tedesca e l'altra spagnola.

Entrambi praticamente mirano alla costituzione di un movimento studentesco unitario di livello globale.
Il movimento tedesco ha già mosso i primi passi il 5 Novembre con la "Giornata d'azione internazionale contro la commercializzazione dell'educazione" (http://www.emancipating-education-for-all.org) e propongono la creazione di una rete internazionale per l'organizzazione di una Global week of action per l'Aprile del 2009 e naturalmente da lì in poi continuare a mantenere i contatti, in modo da poter internazionalizzare la lotta.

Da Barcellona invece propongono una assemblea internazionale dove discutere dei diversi movimenti nati in questo periodo in diversi paesi europei, comprenderne le cause, relazionarsi con le diverse realtà e porre le basi per la costruzione di una organizzazione studentesca internazionale.

Noi crediamo che sia arrivato il momento di relazionarsi con i diversi movimenti, nati spontaneamente in diversi paesi europei per contrastare non solo la mercificazione del sapere, ma, come si è ripetuto milioni di volte prima di adesso, dobbiamo generalizzare la lotta. Noi interpretiamo il tentativo, a livello europeo, di privatizzazione del sistema educativo come una delle tante conseguenze di un sistema economico inumano, basato sullo sfruttamento e sulla reificazione dell'essere umano, esso stesso trasformato in merce all'interno del mercato del lavoro.
Come anche gli studenti inglesi hanno affermato in un loro comunicato, o come anche hanno detto gli studenti che hanno occupato la New School University a New York, o come continuano a ripetere migliaia di studenti nelle piazze di mezza europa, combattere per una università che sia realmente pubblica, libera ed indipendente significa combattere il sistema economico capitalista.

In vista di tutto ciò siamo convinti che un minimo di discussione interna al movimento, non solo quello dell'european anomalous wave, ma dell'onda Italiana in generale,  sia d'obbligo.
Il nostro movimento, essendo l'estensione europea dell'onda italiana, può, e assolutamente deve avere, come obiettivo il fungere da "ponte" tra i movimenti spontanei che sono nati in giro per l'europa ed il movimento che è presente in Italia;  facendo attività politica a diretto contatto con la società del paese in cui stiamo studiando/lavorando, rapportandoci con studenti e lavoratori nelle città in cui siamo, facendo lavoro di sensibilizzazione, contattando e lavorando attivamente all'interno di realtà autonome nate in questo periodo o già presenti sul territorio. In modo da riuscire a portare anche i nostri contenuti all'interno dei vari movimenti europei e, allo stesso tempo, arricchire il movimento italiano di contenuti di carattere internazionale. Questo è quello che possiamo fare per gettare le basi di un movimento studentesco (e magari non solo) internazionale anticapitalista.

Crediamo sia un passo fondamentale e necessario quello di confrontarsi tra noi, capire ciò che possiamo arrivare a fare e in che modo. Relazionandoci con le realtà e i collettivi autonomi attivi in moltissime altre nazioni, che tutt'ora lottano contro la mercificazione del sapere, potremo far maturare politicamente il nostro movimento in una direzione internazionalista, e permettere allo stesso tempo che la nostra lotta abbia un impatto globale.

Questa lettera aperta all'european anomalous wave, vuole essere semplicemente uno spunto di riflessione sul quale noi crediamo sia importante confrontarci.
Come primissimo appuntamento tutti i collettivi, organizzazioni e gruppi politici autonomi da partiti e sindacati sono invitati a prendere parte ad un'assemblea internazionale che si svolgerà sui server chat di indymedia, durante la quale si parlerà dell'organizzazione della Global Week of Action per l'Aprile 2009.
Inoltre sono presenti anche un forum ed un sito sui quali discutere e portare avanti un progetto di network internazionale. Noi crediamo che questo primo passo verso l'internazionalizzazione della lotta sia fondamentale ed essendo convinti che l'Onda Italiana, come anche l'european anomalous wave, non necessita e non dovrà mai ammettere "rappresentanti del movimento", inviamo questo documento a tutte le realtà con cui siamo in contatto che si sono mosse fino ad adesso per la difesa dei nostri diritti.
Estendete anche voi l'invito alle realtà con cui siete in contatto.


Info per la chat
Appuntamento per le 16.00, ora italiana, l'11 Gennaio 2009 sui server irc di indymedia.org
server: irc.indymedia.org
porta: 6667 (6697 per collegamento in SSL)
canale: #education

Per chi vuole è attiva anche una chat su internet in java:
https://chat.indymedia.org/cgiirc/irc.cgi?Nickname=guest-de&Channel=%23education&interface=mozilla&Realname=Anonymous
Per cambiare il vostro nick scrivete "/nick YOURNICK".

Oppure andate qui: 
https://chat.indymedia.org ed inserite il vostro nick e il canale (#education) nel form.

Collettivo ErasmusInMovimento - Aarhus - Denmark

Corteo e fiaccolata per l'immediato cessate il fuoco e per una pace giusta in Palestina e Israele

FANO, GIOVEDI' 8 GENNAIO ore 18,00 - Piazza XX settembre

La popolazione civile di Gaza continua a subire i bombardamenti e l'attacco di Israele dopo anni di assedio e di embargo.

La popolazione civile di Israele e Palestina continua a pagare l'estremismo e la politica del terrore di Hamas e delle forze politiche israeliane.

Il mondo intero ha bisogno di pace in Medio Oriente, di vedere garantiti i diritti del popolo palestinese e del popolo israeliano all'esistenza ed alla convivenza, a vedere rispettati gli accordi internazionali.

L'Unione Europea deve intervenire con forza e determinazione per costringere le parti al dialogo ed alle trattative sulla base di un serio negoziato politico che porti a delle soluzioni entro tempi ragionevoli:

- il cessate il fuoco immediato, la fine dell'assedio, il blocco degli insediamenti e lo stop immediato dei missili su Israele.

- il sostegno concreto alla popolazione stremata e la fine dell'embargo.

- l'attuazione delle decine di risoluzioni ONU che possano stabilire una pace giusta e durevole nella zona.

- perchè non vi siano altre vite perse, siano esse palestinesi o israeliane.

E' il momento di una forte riscossa pacifista, di un movimento che sia pronto ad intervenire verso tutte le numerose "guerre locali" per prosciugare tutti i bacini dell'odio e della violenza disseminati nel nostropianeta.

E' il momento di una mobilitazione unitaria, ampia e pacifica.

Noi siamo pronti a fare la nostra parte.

Sinistra Unita, Bene Comune, Partito Democratico, Italia dei Valori, CGIL, Circolo Giovanile "Salvador Allende", Donne in nero Fano, Lupus in Fabula, Mille Voci, MIR, Emergency, Mondo Solidale, ANPI, Comitato per il parco "Bartolagi", Circolo Libertario "L. Polverari", Alternativa Libertaria, Federazione dei Comunisti Anarchici, Movimento Radicalsocialista.

lunedì 5 gennaio 2009

180 calci...

Il governo chiede la fiducia sul disegno di legge, già approvato dal Senato, di conversione del decreto-legge 10 novembre 2008, n. 180. Il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Elio Vito ha spiegato che «In considerazione della scadenza del dl prevista per il prossimo 9 gennaio, il governo ha deciso di porre la questione di fiducia sull'approvazione senza emendamenti, né articoli aggiuntivi dell'articolo unico che è stato licenziato dalla commissione Cultura identico al testo approvato in Senato» (fonte il Corriere della Sera).

Alle richiesta di apertura il governo emana l'apertura del calcio in c(*)lo. Questa è la continua risposta del governo alla democratica protesta studentesca.

L'autoreferenzialità del governo continua a seguire l'imperterrita linea politica del maestro unico. Il millantato maestro unico che ci educherà al risolutore pensiero unico. Il pensiero unico che vigilerà e sosterrà l'autoritarismo. Un autoritarismo che già si manifesta nell'esautorazione dei poteri del parlamento, sospesi dalle continue richieste di fiducia, e dal progetto presidenzialista del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Il DECRETO-LEGGE 10 novembre 2008, n.180 che reca “Disposizioni urgenti per il diritto allo studio, la valorizzazione del merito e la qualità del sistema universitario e della ricerca.” non curerà l'ansimante Università pubblica. Tale disposizione normativa non considera come uno dei nodi cruciali la cronica inadeguatezza dei fondi pubblici e mantiene i pesanti tagli al Fondo Finanziamento Ordinario. La mancata ripartizione degli 80 milioni di euro previsti dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 agli atenei che spendono più del 90% del FFO negli stipendi del personale, aggraverà ancora di più la loro situazione finanziaria. Questa generalizzazione non risolverà le inefficienze degli atenei spreconi che andrebbero, invece, analizzati singolarmente.

Il blocco del turn-over dei giovani ricercatori viene portato dal 20% al 50%, un aumento che però non regolarizza minimamente la condizione di migliaia di precari, ancora una volta condannati al girone degli “indispensabili ma marginali”. Tali scelte politiche non faranno altro che far abbassare arcora di più il rapporto docenti-studenti, già abbondantemente sotto la media OCSE, con l'inevitabile dequalificazione di tutta l'istituzione universitaria.

Il decreto ristruttura le commissioni che giudicheranno gli aspiranti professori universitari ordinari, associati e ricercatori. La lodevole iniziativa tuttavia non è supportata da un completo programma di valutazione della didattica e della ricerca dei professori, coloro che costituiscono l'elettorato attivo delle commissioni. Qualsiasi sistema è destinato ad incepparsi se in esso proliferano delle “mele marce”.

Le “Misure per la qualità del sistema universitario” prevista dal decreto deve prevedere anche la consultazione degli studenti, migliaia di cittadini che stanno chiedendo di avere l'opportunità di essere propositivi nel proprio percorso d'istruzione.

Infine, l'incremento dei finanziamenti al fondo di intervento integrativo per garantire le borse di studio agli idonei non è che un contentino. Anche l'aumento del fondo per il finanziamento dei progetti volti alla realizzazione degli alloggi e residenze non affronta seriamente la questione dell'alloggio. Inoltre, nelle disposizioni urgenti del decreto, non vengono stanziate le risorse necessarie per fronteggiare l'emergenza igienica-sismica-strutturale degli edifici scolastici denunciata da Legambiente.

Prepariamo le scarpe, dobbiamo calciare parecchi c(*)li!

Germondari Andrea

ps: al ministro M. Gelmini consigliamo di mettere dei buoni occhiali, puliti possibilmente, e leggere il Nono Rapporto sullo Stato del Sistema Universitario. Sarebbe gradita anche la comprensione, grazie.


venerdì 2 gennaio 2009

una MicroMega Onda

L’Onda e le sue anime (tratto dal volume speciale di MicroMega)

Cosa c’è dentro l’Onda? Un movimento ‘liquido’ e in continua trasformazione che troppo superficialmente è stato bollato come ‘apolitico’. Ma il fatto che l’Onda non sia ‘rappresentabile’ da parte delle tradizionali organizzazioni politiche e sindacali, non significa che non abbia un’ispirazione politica. Tutt’altro. Un viaggio nelle diverse anime della protesta per scoprire la pluralità di identità che, pur nelle differenze di impostazione teorica, trovano una composizione nella critica al sistema...