venerdì 2 ottobre 2009

LO STUDIO E' UN DIRITTO, LA PROTESTA UN DOVERE!





Il diritto allo studio rientra nel novero dei diritti sociali di cittadinanza conquistati attraverso decenni di lotte. In Italia viene finanziato dalle singole regioni ed erogato attraverso enti strumentali che lo gestiscono. Per le Marche è l’ERSU l’ente a cui è demandato tale fondamentale compito.
In questi giorni sempre più percepiamo il malessere della popolazione studentesca rispetto alle politiche dell’amministrazione locale dell’ERSU: questa è la ragione che oggi, in occasione della visita del Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, ci ha portato a mobilitarci.
È all’amministrazione Spacca che chiediamo chiarezza e un’assunzione di maggiore responsabilità rispetto alle questioni che pongono in una condizione di insopportabile precarietà le fasce socialmente ed economicamente più deboli della popolazione studentesca di Urbino.
Rivendichiamo:
- Un aumento del numero di fasce di reddito, che determina l’importo delle tasse, affinché si tenga maggiormente conto delle differenze economiche e si creino le condizioni per attuare una tassazione realmente progressiva. Potremmo così porre fine all’inaccettabile situazione attuale: oggi, con il sistema delle tre fasce, non c’è differenza tra chi ha un reddito di centomila euro e chi ne ha uno di venticinquemila; e lo stesso avviene con le fasce di reddito più basse, con una prima fascia che accomuna studenti a reddito zero e studenti con un reddito di diciannovemila euro.
- Un deciso intervento economico a favore delle fasce sociali più deboli, come il blocco del pagamento della prima rata delle tasse universitarie per gli idonei non beneficiari di borsa di studio e per gli studenti aquilani per l’a.a. 2009\10.
- Una maggiore chiarezza nelle scelte strategiche dell’Ente in merito agli alloggi e alla loro fondamentale funzione di calmieraggio del costo degli affitti nella città di Urbino. Già il Sindacato Inquilini CGIL ha denunciato la permanenza di zone di evasione fiscale, il rincaro dei canoni e l’inadeguatezza di molti alloggi.
- La piena riattivazione dei servizi la cui erogazione in questi mesi è stata bloccata o drasticamente ridotta (Biblioteca ERSU, Mensa Cibus, Sale Studio in centro).

Una città, una regione, un paese che smettono di promuovere il valore dell’uguaglianza si avviano tristemente verso la barbarie.

Non pagheremo noi la vostra crisi!