lunedì 9 febbraio 2009

Pantarei denuncia: Adriabus non rispetta la “Convenzione per il servizio di trasporto agevolato ad uso degli studenti dell’Ateneo"

Nonostante l’approvazione di leggi, statuti e convenzioni pare che il diritto alla mobilità per gli studenti e le studentesse disabili stenti ad affermarsi. Questo diritto sociale viene specificatamente trattato all’art. 26 della legge 104/92 , ad integrare un diritto già sancito all’art. 16 Cost. Nella nostra esperienza di Associazione che da anni si occupa dell’integrazione degli studenti e delle studentesse disabili la questione dei trasporti ha da sempre rappresentato un nodo problematico, e un trasporto dignitoso è quindi stato una delle rivendicazioni che accompagna il nostro gruppo sin dalla sua nascita (l’ultima denuncia pubblica risale a dicembre).

Con il nuovo Statuto di Autonomia (pubblicato il 2 dicembre 2008 sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 282) la nostra Università riconosce finalmente una sensibilità che negli ultimi anni è cresciuta in seno alla comunità studentesca e che sta ora dando i primi frutti in ambito istituzionale. Grazie al lavoro congiunto dell’Associazione Culturale Pantarei e delle rappresentanze studentesche infatti il nuovo Statuto all’art 1 comma 8 stabilisce che l’Università stessa debba porsi come soggetto attivo nel promuovere il diritto allo studio degli studenti disabili, e, più specificatamente, art. 4 comma 2, che l’Università “promuove e favorisce, inoltre, tutte le condizioni necessarie a realizzare la piena integrazione degli studenti disabili dell’Ateneo, la loro formazione culturale, la loro mobilità e il loro inserimento nel mondo del lavoro, cercando di rimuovere gli ostacoli che si frappongono alla realizzazione delle finalità di cui al presente comma”.

Il nuovo ruolo dell’Università nella tutela del diritto allo studio delle studentesse e degli studenti disabili ha dato come primo risultato una modifica sostanziale della “Convenzione per il servizio di trasporto agevolato ad uso degli studenti dell’ateneo di Urbino e degli altri aventi titolo” (sottoscritta da Adriabus, ERSU, Università e comuni di Urbino e Fermignano). La natura discriminatoria nei confronti degli studenti con disabilità motorie della precedente Convenzione era stata più volte denunciata e, finalmente, gli Enti hanno provveduto a modificarne gli aspetti più scandalosi dando un primo segno di apertura, pur non esaurendo completamente le carenze del servizio che continua, ad esempio, ad essere limitato alle ore diurne. Un’importante novità della nuova Convenzione va però segnalata: all’art. 1 c si prevede un servizio per gli studenti disabili in carrozzella per lo spostamento dal proprio domicilio al centro abitato di Urbino, a differenza del precedente”diritto” a muoversi solo per ragioni di studio, consentendo così finalmente agli studenti disabili di poter effettuare spostamenti per svolgere attività quali la fisioterapia o anche semplicemente di poter frequentare la piazza, luogo di aggregazione per tutti gli studenti e tutti i cittadini. Si afferma un diritto che in un paese civile verrebbe dato per scontato.

Purtroppo dobbiamo ancor oggi denunciare come questo diritto, tanto elementare quanto fondamentale, non sia nella pratica rispettato. Nonostante la Convenzione sia stata ormai approvata dai vari enti (l’aumento del costo dell’abbonamento agli studenti borsisti da 8 a 10 euro è infatti già attivo) e questa sia stipulata in riferimento al periodo 1 gennaio 2009 – 31 dicembre 2009 la società di trasporti Adriabus non sembra intenzionata a rispettarla. Da settimane aspettiamo con pazienza che il servizio venga attivato senza che questo avvenga e, di fronte alle nostre rimostranze, troviamo solo l’arroganza del responsabile del servizio che afferma di non sapere nulla della nuova Convenzione. Tutt'ora agli studenti e alle studentesse con disabilità viene “permesso” il trasporto solo per ragioni di studio. Inoltre il trattamento riservato dall’azienda dei trasporti locale alla persone con disabilità, oltre a violare le leggi già richiamate, manca del rispetto e della sensibilità minima verso questi studenti e queste studentesse. Pedane che non funzionano, autisti che non si fermano ed una gestione generale del servizio che non possiamo ritenere accettabile è quanto riscontriamo quotidianamente. Senza voler parlare oggi il linguaggio della solidarietà, a questo punto inutile di fronte a tanta noncuranza e inciviltà, chiediamo che gli Enti firmatari della Convenzione si muovano celermente per garantire il servizio per il quale sono stati stanziati dei fondi.

L’Adriabus non fornisce un servizio per il quale riceve dei soldi!

Auspichiamo una risoluzione in tempi rapidi di questa inaccettabile situazione e ribadiamo che la nostra lotta proseguirà fino all’affermazione sostanziale dei diritti di uguaglianza sociale per tutti/e!

Associazione Culturale Pantarei