martedì 13 ottobre 2009

MANIFESTAZIONE NAZIONALE ANTIRAZZISTA

Il Movimento Studentesco di Urbino organizza autobus (partenza ore 8.00 ex-consorzio) per Roma. Sottoscrizione 10 euro a/r.
info: Rafael 339-1417735 Andrea 339 6574312



Il 7 ottobre del 1989 centinaia di migliaia di persone scendevano in piazza a Roma per la prima grande manifestazione contro il razzismo. Il 24 agosto dello stesso anno a Villa Literno, in provincia di Caserta, era stato ucciso un rifugiato sudafricano, Jerry Essan Masslo.
A 20 anni di distanza, il razzismo non è stato sconfitto, continua a provocare vittime e viene alimentato dalle politiche del governo Berlusconi. Il pacchetto sicurezza approvato dalla maggioranza di centro destra risponde ad un intento persecutorio, introducendo il reato di “immigrazione clandestina” e un complesso di norme che peggiorano le condizioni di vita dei migranti, ne ledono la dignità umana e i diritti fondamentali.
Questa drammatica situazione sta pericolosamente incoraggiando e legittimando nella società la paura e la violenza nei confronti di ogni diversità.
Intanto, nel canale di Sicilia, ormai diventato un vero e proprio cimitero marino, continuano a morire centinaia di esseri umani che cercano di raggiungere le nostre coste.
E’ il momento di reagire e costruire insieme una grande risposta di lotta e solidarietà per difendere i diritti di tutte e tutti rifiutando ogni forma di discriminazione e per fermare il dilagare del razzismo.
Pertanto facciamo appello a tutte le associazioni laiche e religiose, alle organizzazioni sindacali, sociali e politiche, a tutti i movimenti a ogni persona a scendere in piazza il 17 ottobre per dare vita ad una grande manifestazione popolare in grado di dare voce e visibilità ai migranti e all’Italia che non accetta il razzismo sulla base di queste parole d’ordine׃

• No al razzismo
• Regolarizzazione generalizzata per tutti
• Abrogazione del pacchetto sicurezza
• Accoglienza e diritti per tutti
• No ai respingimenti e agli accordi bilaterali che li prevedono
• Rottura netta del legame tra il permesso di soggiorno e il contratto di lavoro
• Diritto di asilo per rifugiati e profughi
• Chiusura definitiva dei Centri di Identificazione ed Espulsione (CIE)
• No alla contrapposizione fra italiani e stranieri nell’accesso ai diritti
• Diritto al lavoro, alla salute, alla casa e all’istruzione per tutte e tutti
• Mantenimento del permesso di soggiorno per chi ha perso il lavoro
• Contro ogni forma di discriminazione nei confronti delle persone gay, lesbiche, transgender.
• A fianco di tutti i lavoratori e le lavoratrici in lotta per la difesa del posto di lavoro

Comitato 17 ottobre

mercoledì 7 ottobre 2009

ASSEMBLEA di FACOLTA’- SOCIOLOGIA - giovedì 8 ottobre - ore 16.30 Aula C1 Autogestita, Nuovo Magistero

Alcuni dei maggiori problemi che i nostri Rappresentanti di Facoltà, passati e presenti, si sono sempre trovati ad affrontare sono relativi alla normale amministrazione: calendario delle lezioni e appelli d’esame.
Nei Consigli di Facoltà sembra difficile aprire un serio dibattito sulla didattica, e pare oltretutto che rendere l’organizzazione del calendario funzionale all’apprendimento non sia la massima preoccupazione della Presidenza e della segreteria.
Anche quest’anno non sembra riservarci “belle” sorprese…
E’ stato cancellato l’appello straordinario di dicembre (la comunicazione ufficiale non è ancora arrivata) e il calendario delle lezioni in alcuni corsi di laurea è disastroso!
Di fronte alle rimostranze dei nostri Rappresentanti, il Preside ha risposto che più appelli significano semplicemente una forma di mercificazione del sapere (creare un esamificio…) e poi, con orpelli burocratici, si è messo a fare il gioco delle tre carte affermando che l’appello di dicembre coincide formalmente con quello di febbraio…
Rimandiamo al mittente l’accusa di aver fatto dell’università un esamificio e chiediamo:
- L’immediato reintegro della sessione straordinaria di dicembre, da sempre presente nel calendario degli studenti e facente parte dei sette appelli (prima “reali”, ora “virtuali”) concordati con i Rappresentanti degli Studenti;
- Una ridiscussione dei calendari e degli orari delle lezioni secondo le esigenze degli studenti;
- La creazione di una commissione paritetica (formata da uno stesso numero di studenti e docenti) che abbia il compito di pronunciarsi su ogni disposizione didattica.

Per discutere assieme riguardo a queste tematiche e decidere insieme come intervenire…partecipa all’assemblea!

venerdì 2 ottobre 2009

LO STUDIO E' UN DIRITTO, LA PROTESTA UN DOVERE!





Il diritto allo studio rientra nel novero dei diritti sociali di cittadinanza conquistati attraverso decenni di lotte. In Italia viene finanziato dalle singole regioni ed erogato attraverso enti strumentali che lo gestiscono. Per le Marche è l’ERSU l’ente a cui è demandato tale fondamentale compito.
In questi giorni sempre più percepiamo il malessere della popolazione studentesca rispetto alle politiche dell’amministrazione locale dell’ERSU: questa è la ragione che oggi, in occasione della visita del Presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, ci ha portato a mobilitarci.
È all’amministrazione Spacca che chiediamo chiarezza e un’assunzione di maggiore responsabilità rispetto alle questioni che pongono in una condizione di insopportabile precarietà le fasce socialmente ed economicamente più deboli della popolazione studentesca di Urbino.
Rivendichiamo:
- Un aumento del numero di fasce di reddito, che determina l’importo delle tasse, affinché si tenga maggiormente conto delle differenze economiche e si creino le condizioni per attuare una tassazione realmente progressiva. Potremmo così porre fine all’inaccettabile situazione attuale: oggi, con il sistema delle tre fasce, non c’è differenza tra chi ha un reddito di centomila euro e chi ne ha uno di venticinquemila; e lo stesso avviene con le fasce di reddito più basse, con una prima fascia che accomuna studenti a reddito zero e studenti con un reddito di diciannovemila euro.
- Un deciso intervento economico a favore delle fasce sociali più deboli, come il blocco del pagamento della prima rata delle tasse universitarie per gli idonei non beneficiari di borsa di studio e per gli studenti aquilani per l’a.a. 2009\10.
- Una maggiore chiarezza nelle scelte strategiche dell’Ente in merito agli alloggi e alla loro fondamentale funzione di calmieraggio del costo degli affitti nella città di Urbino. Già il Sindacato Inquilini CGIL ha denunciato la permanenza di zone di evasione fiscale, il rincaro dei canoni e l’inadeguatezza di molti alloggi.
- La piena riattivazione dei servizi la cui erogazione in questi mesi è stata bloccata o drasticamente ridotta (Biblioteca ERSU, Mensa Cibus, Sale Studio in centro).

Una città, una regione, un paese che smettono di promuovere il valore dell’uguaglianza si avviano tristemente verso la barbarie.

Non pagheremo noi la vostra crisi!